Le attività del progetto INVINIS, presentato in risposta all’avviso pubblico PSR PUGLIA Misura 1.2 diretta al “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione”, dal titolo “Informazioni innovative per una vitivinicoltura autoctona sostenibile – acronimo INVINIS” sono state condotte per attuare attività di divulgazione, effettuate in collaborazione con docenti esperti di differenti competenze dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
L’attività è stata avviata nel 2019 ed il suo completamento, previsto per l’anno 2021, è stato onorato rispettando la tempistica concessa, con puntuale osservanza delle numerose restrizioni per arginare i contagi da Coronavirus. Nello specifico, nonostante i contagi di alcune delle risorse coinvolte nelle attività progettuali che hanno ne hanno reso più impegnativa l’esecuzione, le attività previste sono state portate a termine, con conseguente conclusione del progetto.
Il progetto INVINIS ha promosso tecnologie innovative per migliorare la redditività e la competitività di imprese vitivinicole attraverso l’utilizzo sostenibile di cultivar autoctone pugliesi (FA la-le). L’iniziativa è stata possibile grazie alle competenze sviluppate da SINAGRI nelle diverse attività di ricerca applicata e di trasferimento tecnologico (innovazioni relative l’utilizzo e la valorizzazione delle varietà autoctone, la realizzazione di prodotti e processi innovativi nel settore vitivinicolo) (http:// sinagrispinoff.it “Attività”).
Il progetto, diffondendo innovazioni spesso in contrasto con vincoli strutturali dovuti al fenomeno di senilizzazione, ha inteso facilitare il ricambio generazionale e l’ammodernamento. Ha garantito, tra l’altro, un forte impatto sociale attraverso coesione e dialogo tra gli attori del sistema agroalimentare, il senso di identità, il rafforzamento del rapporto “territorio prodotto tipico” in cui il territorio veicola la diffusione del prodotto ed infine crea attrattività e dunque occupazione (FA la-lc-2b; PSR-Fabb. SWOT 04).
Nello specifico, gli obiettivi informativi perseguiti sono:
- Divulgazione delle cultivar autoctone pugliesi selezionate e delle loro caratteristiche morfologiche, organolettiche, tecnologiche e di redditività (FA la-le- 2b; PSR-Fabb. SWOT 4);
- Informazione sulle tecniche di coltivazione sostenibile delle varietà tipiche regionali (FA la-le-Sa);
- Diffusione delle conoscenze microbiche autoctone per la realizzazione di nuovi prodotti enologici (vini/spumanti autoctoni) (FA la-lc-6a);
- Diffusione di metodologie innovative per il miglioramento della qualità e tracciabilità (FA la-lc-3a);
- Diffusione delle conoscenze del mercato potenziale dei principali prodotti enologici autoctoni (FA la-lc-2b-3a);
- Trasferimento di conoscenze bibliografiche su tradizioni, cultura ed usi dei prodotti vitivinicoli pugliesi (FA la-lc-3a).
In linea con le aree strategiche trasversali esso, dunque, mira a:
- rafforzare la rete di attori presenti sul territorio;
- tutelare l’agro-biodiversità vitivinicola,
- ripristinare/valorizzare gli ecosistemi agricoli regionali; coordinare e integrare la filiera;
- migliorare la qualità, tipicità e sicurezza dei prodotti enologici pugliesi;
- aumentare in modo eco-sostenibile l’efficienza delle risorse negli agro-ecosistemi locali;
- favorire un ringiovanimento della struttura imprenditoriale del comparto vinicolo;
- garantire un miglioramento della competitività e dell’occupazione.
Financing the common agricultural policy | European Commission (europa.eu